lunedì 18 aprile 2011

L’abito non fa il monaco, anzi, la monaca

Un curioso esperimento divulgato dalla rivista Internazionale ha dimostrato come le donne siano più sensuali e attraenti per gli uomini  quando si sentono a proprio agio negli abiti che indossano.
Pur essendo un’indagine di genere, può essere a buon ragione estesa a tutti.


In sintesi, l’esperimento ha riguardato 25 donne, che sono state fotografate tre volte ciascuna - con un abito seducente, uno sciatto e uno scelto da loro tra i preferiti – assumendo però una stessa mimica facciale neutra. Poi le foto sono state tagliate in maniera tale da lasciarne visibili solo le facce; infine, sono state mostrate a un gruppo di uomini, che hanno giudicato i volti più attraenti, senza sapere a quale abito indossato corrispondessero.
Risultato: la maggior parte delle foto prescelte rappresentavano le donne abbigliate con gli indumenti con cui si sentivano meglio.

Queste le considerazioni finali:
  • la sensualità è una condizione dello spirito e nasce da un rapporto di agio con se stessi e di benessere interiore, più che da un involucro esteriore;
  • essere fedeli a se stessi, a prescindere dai modelli imperanti, equivale ad avere autostima, la quale provoca a sua volta  stima e attrazione negli interlocutori;
  • la comunicazione non verbale,  fatta anche di micro contrazioni del volto, è la più incisiva, e utilizza canali nascosti ma fondamentali nella percezione altrui;
  • occorre esserne coscienti per evitare manipolazioni, visto che chi detiene il potere dei mezzi di comunicazione (tv, radio ecc.) ne conosce molto bene le potenzialità e le sfrutta adeguatamente per raccogliere consensi politici e indirizzare comportamenti e opinioni.



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