mercoledì 1 febbraio 2012

Ci sono dei giorni...

Ci sono dei giorni in cui vorrei riposare sulla sedia bassa di paglia, vicino alla stretta stufa scura di ghisa, accanto a mia nonna e a mio nonno, sotto quella luce pallida e gialla, e riannusare quell’odore di legna e giornali bruciati.
Vorrei riandare con lo sguardo alle piastrelle verde chiaro, alla credenza celeste, tanto alta quanto io ero piccola.
Vorrei appoggiare le mani sul marmo freddo del tavolo, appoggiato al muro su un lato corto.


Soprattutto, vorrei stare vicino a mia nonna, al suo viso scavato così simile a quello di mio padre, e parlarle, e sentirla parlare, e capire quello che non potevo capire allora.
Vorrei baciare la sua medaglia in petto, dove pulsava il suo grande dolore di mamma orfana di figlio, misto a un forte odore di valda.
Vorrei seguirla davanti al comò di noce e ammirarla di nuovo mentre si scioglieva i lunghi capelli dai fili neri e d’argento e l’intrecciava, per poi fissarli in una crocchia sopra la nuca, con la luce che filtrava morbida dalla finestra a lato.

Le vorrei dire che mi è mancata per tutta la vita.
E che, eppure, non mi ha mai lasciata.

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