martedì 1 marzo 2011

Dizionario rancoroso

Antonio Messina ha da poco inaugurato l'inizio di un dizionario rancoroso della lingua italiana
Le prime due voci inserite dovrebbero chiarire il senso del progetto.


Il dizionario è un lavoro in progress: chi ha un termine veramente rancoroso da proporre, è invitato a partecipare! Dovrà solo ricordarsi di non superare i 2000 caratteri.
Per maggiori informazioni: http://www.antoniomessina.it/?q=node/111


Elenco alfabetico delle voci

Approcciare - Supportare
Approcciare (Caterina Marconi)
Non c’é termine più ambiguo e scurrile da pronunciare: le labbra prima si chiudono e poi espodono in quel “ppr...” che sembra una pernacchia , per poi frenare all’improvviso sulla doppia c facendo una capriola maldestra sul suffisso verbale -are.
E il significato, poi: cos’è, un voler fare un approccio a una bella signora? Un approccio un po’ volgare, visto il suono... 

Se poi, invece, vuole essere l’italianizzazione dell’inglese to approach, beh!, siamo messi un po’ male con la pronuncia inglese, oltre che con il repertorio linguistico italiano... il quale, poverino, continua a offrire termini più immediati, eufonici e univoci: avvicinare, per esempio, o affrontare, che rende bene l’idea quando si vuole prendere di petto un argomento. E non c’é bisogno che ce lo dica il cosiddetto e tanto conclamato plain language, che sarebbe un bene che fosse tradotto in italiano, anche perché un giorno, chissà!, qualcuno potrebbe italianizzarlo in plano languaggio (e allora, sì, che andrebbe d’accordo con approcciare!).
Supportare (Antonio Messina)
In parte, forse, incide il fatto che nel suono ricordi le supposte che mia madre, io bambino, mi somministrava appena tirate fuori dal frigo dentro al quale attendevano, pazienti, che qualcuno avesse bisogno di loro. Addensate dal freddo erano poco scivolose.
In parte, forse, incide il fatto che nel suono ricordi supponente, un aggettivo che udii la prima volta da mio padre, pronunciato con supremo disgusto a qualificare una persona che, pensai io, doveva essere anche più che orribile.
Ma più di tutto, ammetto, ad irritarmi fino all'orticaria quando ascolto la parola supportare è la miscela di provincialismo, sudditanza culturale nei confronti dell'inglese, desiderio di sembrare americani che la parola rivela quando è inutilmente usata al posto del mansueto ed elegante sostenere.
Perché nel mio italiano il supporto è qualcosa di simile alla zeppa, mentre il sostegno è vicino parente sia del conforto, sia dell'aiuto peno di energia. Poco conta, per me, che si tratti del sostegno che si dà a una persona che attraversa un momento difficile o di quello necessario nelle fasi di gioco del mio amato rugby. E invece ecco che ad ogni piè sospinto, a proposito o a sproposito, ecco che per qualsiasi cosa si supporta, perché in America dicono support.
A consolarmi, anche se solo un poco, vien la vendetta di un curioso aneddoto. In occasione di una visita ufficiale dell'allora Ministro degli Esteri Giulio Andreotti, un giornale della comunità italiana negli Stati Uniti esortò così: "Il Ministro degli Esteri Giulio Andreotti oggi  in visita a Washington. Sopportatelo!"

2 commenti:

caterina marconi ha detto...

Il Dizionario Rancoroso della Lingua Italiana è stato aggiornato! Il nuovo termine è: "Piuttosto che".

Giorgia ha detto...

E' un'idea molto carina! Gicare con la lingua su livelli anche fonetici o liberando le associazioni spontanee può dare un'idea di quanto ogni parola che utilizziamo abbia il potere di evocare, consapevolmente o meno, sensazioni e diramazioni infinite!

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