Eutanasia di un amore, potrebbe essere intitolato l’ultimo romanzo di Margaret Mazzantini, se non fosse per il finale. Non una vera e propria conclusione, a dire la verità, ma un messaggio salvifico o, forse, solo una finestra aperta su un orizzonte ipotetico.
E’ il racconto di un amore e di una separazione visti nell’oggettività della loro dinamica, contrapposta alla straordinarietà idealistica dell’innamoramento iniziale e a quella degenerativa e dissolutiva della collisione finale.
E’ il racconto di un amore e di una separazione visti nell’oggettività della loro dinamica, contrapposta alla straordinarietà idealistica dell’innamoramento iniziale e a quella degenerativa e dissolutiva della collisione finale.
Un racconto lungo quanto il tempo di una cena, fatto di ricordi, sogni e rabbia, impotenza e disperazione: in breve, la lucida follia della quotidianità e delle pretese di assoluto che inevitabilmente portano alla delusione e allo sconforto.
Da leggere tutto d’un fiato, per poi ruminarlo molto, molto lentamente.
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